Una pubblicazione in Pdf per conoscere la “burocrazia”, gli uffici e il sistema regolamentare penitenziario, nonché gli aspetti quotidiani, che una persona reclusa si trova a dover affrontare, orientandosi tra i diritti e i doveri comportamentali, che accompagnano la vita detentiva fino alla scarcerazione.
L’ordinamento penitenziario riconosce ai detenuti la libertà di professare la propria fede, di “istruirsi” nella propria religione e di praticarne il culto, purché riti e celebrazioni siano compatibili con l’ordine e la sicurezza e non si esprimano in comportamenti molesti per la comunità o contrari alle legge. Assicurando la presenza di un cappellano e della celebrazione del culto cattolico e permettendo l’accesso agli istituti, con autorizzazione del direttore, a ministri di altri culti.
L’ordinamento penitenziario prevede l’attività di volontariato in carcere, che può essere svolto sia da singoli individui, sia da associazioni di volontariato. L’ingresso in istituto è consentito per scopi di promozione della crescita dei contatti tra il carcere e la società esterna.
Settore direttivo, così composto:
Area trattamento penitenziario
Polizia penitenziaria
La sicurezza fa capo alla polizia penitenziaria, di cui fanno parte, tra gli altri, il comandante, gli agenti di custodia addetti alla sorveglianza, i capiposto, corpo di polizia posto alle dipendenze del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. La Polizia Penitenziaria garantisce la sicurezza e le condizioni di legalità all'interno degli istituti penitenziari e collabora alle attività di reinserimento sociale delle persone condannate
Fonte: Casa circondariale di Torino
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.
Fonte: Associazione Antigone
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.
Fonte: Associazione Antigone
Conosciuta comunemente con il nome del quartiere periferico del capoluogo piemontese (Vallette), in cui è ubicata, la Casa circondariale di Torino è stata costruita nel 1978, a seguito della legge di riforma penitenziaria del 1975, entrando in funzione nel decennio successivo.
Con una capienza di circa 1000 detenuti, ed una presenza effettiva superiore di centinaia di unità, comprende una sezione femminile che ospita circa 100 donne.