Una pubblicazione in Pdf per conoscere la “burocrazia”, gli uffici e il sistema regolamentare penitenziario, nonché gli aspetti quotidiani, che una persona reclusa si trova a dover affrontare, orientandosi tra i diritti e i doveri comportamentali, che accompagnano la vita detentiva fino alla scarcerazione.
É una commissione apposita a proporre, tramite avvisi, le iniziative che possono essere svolte all'interno dell'istituto. La partecipazione può essere richiesta compilando la domandina, che una volta raccolta e verificata (ad esempio in merito alle condizioni di salute) verrà portata all’attenzione dell’autorità o degli uffici competenti.
Figura di riferimento per le attività sportive e ricreative, in quanto le predispone e coordina in collaborazione con gli altri operatori, è l’educatore professionale. Durante la permanenza all’aperto è consentito ai detenuti lo svolgimento di attività sportive personali, anche usando attrezzi messi a disposizione dalla direzione dell’istituto, compatibilmente con le esigenze della sicurezza. In caso di sanzione disciplinare si può essere esclusi dalle attività ricreative e sportive, per non più di 10 giorni.
In alcuni istituti sono disponibili spazi dedicati alle attività ricreative e sportive (teatri, palestre, campi sportivi…)
Riferimenti normativi
In particolare per quanto riguarda lo sport, sono disponibili un campo sportivo e una palestra, nel quale vengono svolte attività di preparazione ai tornei interni, di potenziamento e miglioramento fisico, con accesso in orari e giorni diversi a seconda della sezione di appartenenza. E’ inoltre presente una squadra di rugby composta interamente da detenuti, che milita nella serie C piemontese.
Le attività sportive sono programmate dal C.T.P, e con la collaborazione di un insegnante del I.P.S.I.A. Plana, per gli allievi che partecipano ai corsi di licenza elementare o media.
Le attività sportive previste sono:
Fonte: Casa circondariale di Torino
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.
Fonte: Associazione Antigone
L’avvio di un corso di istruzione o di formazione professionale viene comunicato attraverso l’affissione di un bando nelle sezioni e nei luoghi comuni. Se si è interessati e si possiedono i requisiti di volta in volta specificati (posizione giuridica, fine pena) si può presentare una domandina o chiedere informazioni agli educatori. Inoltre nel caso i bandi riguardino corsi previsti in altri Istituti, può essere fatta richiesta di trasferimento per parteciparvi. La partecipazione regolare ai corsi permette di ottenere attestati o diplomi scolastici.
In merito ai poli universitari laddove previsti (Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”) il regolamento di esecuzione ha introdotto diverse agevolazioni:
Riferimenti normativi
Fonte: Ministero della Giustizia
Così come i Centri Territoriali Permanenti forniscono un servizio di accoglienza e orientamento, per tutti i cittadini con più di 15 anni, sia sul territorio sia all’interno degli Istituti penitenziari. Le attività dei centri, consistono principalmente in:
Istruzione
Alfabetizzazione
A seconda delle direttive regionali in materia di formazione professionale, il catalogo può subire variazioni annuali.
http://www.casadicarita.org/it/corsi-destinatari/Persone%20Detenute
Fonte: Fondazione Casa di carità arti e mestieri ONLUS, Città Metropolitana di Torino
Itinerario scolastico
Classi prime e seconde: 40 ore settimanali suddivise in:
- Area comune: Religione, Italiano, Storia, Inglese, Diritto ed Economia, Matematica, Scienze della terra, Ed Fisica.
- Area di indirizzo: Disegno tecnico e artistico, Storia dell'arte, Tecnologia dei materiali e laboratorio, Tecn. della produzione
- Area di approfondimento
Classe terza: 40 ore suddivise in:
- Area comune: Religione, Italiano, Storia, Inglese, Matematica, Ed. Fisica
- Area d'indirizzo: Disegno tecnico e artistico, Tecnologia dei materiali e laboratorio, Tecnica della produzione, Tecniche dell'arredamento, Chimica industriale, reparti di lavorazione.
Prevede l’ammissione riservata ai detenuti comuni provenienti anche da altre sedi penitenziarie. L’ammissione avviene tramite una selezione, a seguito di un bando, all’uscita del quale è possibile presentare una domandina o chiedere informazioni agli educatori. La selezione per l’ammissione è basata oltre che sul possesso del diploma anche sulla motivazione allo studio e sul comportamento tenuto dai richiedenti.
Gli ammessi, che possono essere anche cittadini stranieri, vengono ospitati in un'apposita sezione della casa circondariale – attualmente ubicata presso il Padiglione E – dove, compatibilmente con la condizione detentiva, vi sono condizioni favorevoli alle esigenze di studio. Possono iscriversi a tre corsi di laurea in ambito:
Le condizioni di permanenza sono legate al superamento di un numero minimo di esami di profitto entro l’inizio dell’anno accademico successivo, alla buona condotta e alla partecipazione all’opera di rieducazione.
Testi, se possibile e permesso PC, tasse universitarie ed eventuali borse lavoro sono erogate dalla Compagnia di San Paolo. Gli studenti non pagano alcun contributo e possono essere beneficiari di borse di studio erogate dall'Edisu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario).
Da alcuni anni sono presenti al Polo volontari del Servizio Civile Nazionale Volontario (SCNV) reclutati nell’ambito di uno dei progetti di Ateneo (dal titolo “Studiare vale la pena”). Essi collaborano all’insieme delle attività del Polo, con compiti di supportare la didattica, con particolare riferimento al tutoraggio rivolto agli studenti detenuti per la preparazione degli esami e della tesi di laurea, e di organizzazione di attività di carattere culturale.
Fonti: IPIA Plana, Carcere di Torino, CPIA 1 Torino, Università degli Studi di Torino,
corsi di formazione professionale per:
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 3 dicembre 2015.
http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/105-casa-circondariale-di-ivrea
Fonte: Associazione Antigone
Esistono delle attività pre-professionali laboratoriali, prettamente artigianali (ceramica, lavorazione artistica del cuoio, arte bianca, meccanica auto e ciclistica, acconciature) ed attività d'informatica di base e multimediale, gestite da Forcoop Agenzia Formativa, capofila dell’ A.T.I (Associazione Temporanea d’Impresa) con le Agenzie E.N.Gi.M. e C.F.P.P. - Casa di Carità.
Contatti
Forcoop Agenzia formativa
Via Gressoney 29 B - 10155 Torino
Tel.: 011.4359325
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data novembre 2015.
Fonte: Associazione Antigone
In questa sezione è possibile reperire informazioni approfondite e le risposte ai quesiti più frequenti relativi alla sezione DETENUTI IN ENTRATA di zeromandate.org.
Prima che inizino le attività ricreative e scolastiche viene eseguita la “conta” delle persone recluse, cui segue la battitura delle sbarre ad opera degli agenti, quindi l’agente di sezione ritira le domandine e registra eventuali esigenze personali.
Le ore che i detenuti trascorrono in cella sono mediamente 20. In linea di massima al mattimo è possibile fruire di un'ora d'aria dalle 9,00 alle 11,00. Nello stesso arco temporale ci si può recare nelle sale comuni per frequentare le attività scolastiche o lavorative. E' inoltre possibile fruire dei colloqui con i famigliari o con l'avvocato negli spazi a questo adibiti.
Il pranzo, coincide con il rientro di tutti i reclusi, che lo consumano nelle rispettive celle.
Più tardi, intorno alle 13,00, i detenuti hanno la possibilità di lasciare le celle per recarsi al passeggio o per seguire le attività pomeridiane. Coloro che hanno la possibilità di seguire attività di studio o lavorative devono rientrare in cella alle 16,00, orario in cui, in linea di massima, tutte le attività si concludono.
In alcuni Istituti sono consentite ulteriori possibilità di accesso a sale comuni dove svolgere attività sociali o ricreative. Infine in alcuni casi è autorizzato l'uso del computer.
Fonte: Ministero della Giustizia
Riguardo agli orari che scandiscono la vita del detenuto, gli stessi variano a seconda della sezione e delle attività che vengono svolte. In linea di massima, le celle sono chiuse, con alcune eccezioni: sezione Arcobaleno, la palazzina ICAM (che ospita le madri in custodia attenuata con i bambini da 3 a 6 anni), il polo universitario, la sezione dei collaboratori di giustizia, la sezione Prometeo (in cui insieme a persone sieropositive sono ristretti anche altri detenuti), la sezione penale, in cui generalmente le celle sono aperte dalle 7.00 alle 21.00. A tutti i detenuti sono consentite due ore d’aria al mattino e due al pomeriggio, mentre dopo le 18.00 è possibile un’ora di socialità (anche riguardo alle ore d’aria e socialità, molto dipende dalle sezioni).
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane. Visita effettuata in data 21 novembre 2013.
http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/184-casa-circondariale-di-torino
Fonte: Associazione Antigone
La sorveglianza dinamica viene attuata nell’istituto esclusivamente attraverso l’apertura delle celle per 8 ore al giorno in tutte le sezioni tranne i “Nuovi Giunti” e l’isolamento. A causa della mancanza di spazi comuni, molto spesso non viene svolta alcuna attività e la sorveglianza dinamica si traduce nella mera apertura delle celle e possibilità di trascorrere le 8 ore all’interno della sezione.ÂÂ Le celle sono chiuse in una delle due sezioni riservate ai Nuovi Giunti, dove i detenuti dovrebbero restare al massimo un mese ma viene segnalato che spesso vi restano molto di più. Nel resto dell’istituto sono aperte per 8 ore al giorno. Le ore trascorse al di fuori della sezione detentiva sono piuttosto ridotte pressoché ovunque anche in ragione della mancanza di spazi destinati alle attività in comune. In ogni sezione è presente una piccola sala socialità.
Gli orari di accesso alle docce sono il mattino o pomeriggio (in coincidenza con le ore d’aria). Per le sezioni dimittendi e primo livello vige il regime a celle aperte.
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell’associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell’Osservatorio nazionale sull’esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell’associazione effettuata in data 3 dicembre 2015.
http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/105-casa-circondariale-di-ivrea
Fonte: Associazione Antigone
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data novembre 2015.
http://www.ragazzidentro.it/istituto/torino/
Fonte: Associazione Antigone
Le telefonate sono possibili soltanto per utenze fisse, sempre dopo aver ottenuto la necessaria autorizzazione, da richiedere da parte dalla persona reclusa all’autorità competente:
Ottenute le autorizzazioni necessarie bisogna compilare un apposito modulo, disponibile presso l’Ufficio Comando, e presentare la documentazione richiesta (stato di famiglia, copia del contratto o della bolletta telefonica).
La circolare del 26 aprile 2010 della Direzione generale detenuti e trattamento, ha introdotto la possibilità di chiamare i telefoni cellulari per detenuti comuni di media sicurezza che non abbiano effettuato nè colloqui visivi, né telefonici per un periodo di almeno quindici giorni e che abbiano dichiarato di poter mantenere contatti con i propri familiari solo attraverso telefonate verso utenza mobile.
Nel caso di cittadini stranieri la procedura può risultare più lunga in quanto, il carcere dovrà acquisire una dichiarazione del Consolato che attesti il grado di parentela, mentre per i cittadini extracomunitari, gli stessi potranno essere ammessi alle telefonate soltanto attestando la regolarità nel territorio italiano (il permesso di soggiorno oppure il visto di ingresso). La persona stranierà dovrà indicare nella domandina la lingua utilizzata durante la telefonata.
In occasione del proprio trasferimento in altro Istituto, la persona con problemi di giustizia è autorizzata ad effettuare una telefonata. E’ consigliabile richiedere l’autorizzazione alla corrispondenza telefonica anche se si proviene da un altro carcere dove già si era autorizzati.
Riferimenti normativi
Fonte: Ministero della Giustizia
Riferimenti normativi
Fonte: Ministero della Giustizia
Riferimenti normativi
Fonte: Ministero della Giustizia
Il diritto garantisce alla persona privata della libertà sei colloqui visivi al mese, della durata di un’ora ciascuno, con familiari e conviventi.
Il mezzo con cui una persona reclusa può comunicare con la Direzione dell’istituto è la “domandina semplice”, un modello prestampato che permette di richiedre le autorizzazioni più varie e di dialogare con tutte le aree della struttura a seconda della necessità.
L’ingresso in carcere comporta il ritiro, durante la perquisizione in casellario, del denaro e degli oggetti di valore, come collane, orologi, nonchè di quelli non consentiti. Quanto prelevato alla persona viene depositato e custodito in cassaforte.
Settore direttivo, così composto:
Area trattamento penitenziario
Polizia penitenziaria
La sicurezza fa capo alla polizia penitenziaria, di cui fanno parte, tra gli altri, il comandante, gli agenti di custodia addetti alla sorveglianza, i capiposto, corpo di polizia posto alle dipendenze del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. La Polizia Penitenziaria garantisce la sicurezza e le condizioni di legalità all'interno degli istituti penitenziari e collabora alle attività di reinserimento sociale delle persone condannate
Fonte: Casa circondariale di Torino
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.
Fonte: Associazione Antigone
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.
Fonte: Associazione Antigone