In questa sezione è possibile reperire informazioni approfondite e le risposte ai quesiti più frequenti relativi alla sezione OPERATORI DEL PRIVATO SOCIALE di zeromandate.org.
La persona fisica o giuridica interessata, all’ingresso in carcere per prestare opera di volontariato, deve presentare richiesta scritta contenente generalità e motivazione al direttore dell’istituto, il quale dopo aver avuto informazioni positive dalle forze dell’ordine, trasmette la richiesta al magistrato di sorveglianza, con parere favorevole, per l’autorizzazione che ha durata annuale.
Il detenuto – per usufruirne – deve aver dimostrato la propria volontà di reinserimento nella vita sociale, tenendo un comportamento adeguato durante la detenzione e assolto le obbligazioni civili derivanti dal reato, salvo che il condannato dimostri di trovarsi nell'impossibilità di adempierle.
I condannati che hanno commesso il reato da minorenni possono chiedere la liberazione condizionale in qualunque momento dell'esecuzione.
Una volta deciso sulla concessione o meno della misura, il Tribunale di Sorveglianza comunica l'esito al Magistrato di Sorveglianza ed all'UEPE del luogo dove eventualmente sarà eseguita la libertà vigilata.
Se la liberazione non viene concessa per difetto del requisito del ravvedimento, la richiesta non può essere riproposta prima di sei mesi dalla data in cui è divenuto irrevocabile il provvedimento di rigetto.
La liberazione condizionale
Si conclude automaticamente una volta trascorso il tempo della pena inflitta, ovvero dopo cinque anni dalla data del provvedimento di liberazione condizionale, se si tratta di condannato all'ergastolo, sempre che non sia intervenuta alcuna causa di revoca
Particolare importanza sia prima, sia durante il corso della concessione della misura alternativa è ricoperta dall'Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE), partecipando e svolgendo, oltre gli interventi previsti per il regime di libertà vigilata, alcuni specifici interventi per le persone detenute in attesa della decisione in merito alla richiesta di liberazione condizionale:
Riferimenti normativi
Fonte: Ristretti
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.
Negli istituti penitenziari, secondo le esigenze del trattamento, sono approntate attrezzature per lo svolgimento di attività “culturali e di ogni altra attività” in comune, in particolar modo prevedendo la possibilità della presenza di una biblioteca, inoltre la fruizione alle pubblicazioni da parte delle persone private delle libertà personali deve essere agevolata da parte della direzione.
L’avvio di un corso di istruzione o di formazione professionale viene comunicato attraverso l’affissione di un bando nelle sezioni e nei luoghi comuni. Se si è interessati e si possiedono i requisiti di volta in volta specificati (posizione giuridica, fine pena) si può presentare una domandina o chiedere informazioni agli educatori. Inoltre nel caso i bandi riguardino corsi previsti in altri Istituti, può essere fatta richiesta di trasferimento per parteciparvi. La partecipazione regolare ai corsi permette di ottenere attestati o diplomi scolastici.
In merito ai poli universitari laddove previsti (Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”) il regolamento di esecuzione ha introdotto diverse agevolazioni:
Riferimenti normativi
Fonte: Ministero della Giustizia
Così come i Centri Territoriali Permanenti forniscono un servizio di accoglienza e orientamento, per tutti i cittadini con più di 15 anni, sia sul territorio sia all’interno degli Istituti penitenziari. Le attività dei centri, consistono principalmente in:
Istruzione
Alfabetizzazione
A seconda delle direttive regionali in materia di formazione professionale, il catalogo può subire variazioni annuali.
http://www.casadicarita.org/it/corsi-destinatari/Persone%20Detenute
Fonte: Fondazione Casa di carità arti e mestieri ONLUS, Città Metropolitana di Torino
Itinerario scolastico
Classi prime e seconde: 40 ore settimanali suddivise in:
- Area comune: Religione, Italiano, Storia, Inglese, Diritto ed Economia, Matematica, Scienze della terra, Ed Fisica.
- Area di indirizzo: Disegno tecnico e artistico, Storia dell'arte, Tecnologia dei materiali e laboratorio, Tecn. della produzione
- Area di approfondimento
Classe terza: 40 ore suddivise in:
- Area comune: Religione, Italiano, Storia, Inglese, Matematica, Ed. Fisica
- Area d'indirizzo: Disegno tecnico e artistico, Tecnologia dei materiali e laboratorio, Tecnica della produzione, Tecniche dell'arredamento, Chimica industriale, reparti di lavorazione.
Prevede l’ammissione riservata ai detenuti comuni provenienti anche da altre sedi penitenziarie. L’ammissione avviene tramite una selezione, a seguito di un bando, all’uscita del quale è possibile presentare una domandina o chiedere informazioni agli educatori. La selezione per l’ammissione è basata oltre che sul possesso del diploma anche sulla motivazione allo studio e sul comportamento tenuto dai richiedenti.
Gli ammessi, che possono essere anche cittadini stranieri, vengono ospitati in un'apposita sezione della casa circondariale – attualmente ubicata presso il Padiglione E – dove, compatibilmente con la condizione detentiva, vi sono condizioni favorevoli alle esigenze di studio. Possono iscriversi a tre corsi di laurea in ambito:
Le condizioni di permanenza sono legate al superamento di un numero minimo di esami di profitto entro l’inizio dell’anno accademico successivo, alla buona condotta e alla partecipazione all’opera di rieducazione.
Testi, se possibile e permesso PC, tasse universitarie ed eventuali borse lavoro sono erogate dalla Compagnia di San Paolo. Gli studenti non pagano alcun contributo e possono essere beneficiari di borse di studio erogate dall'Edisu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario).
Da alcuni anni sono presenti al Polo volontari del Servizio Civile Nazionale Volontario (SCNV) reclutati nell’ambito di uno dei progetti di Ateneo (dal titolo “Studiare vale la pena”). Essi collaborano all’insieme delle attività del Polo, con compiti di supportare la didattica, con particolare riferimento al tutoraggio rivolto agli studenti detenuti per la preparazione degli esami e della tesi di laurea, e di organizzazione di attività di carattere culturale.
Fonti: IPIA Plana, Carcere di Torino, CPIA 1 Torino, Università degli Studi di Torino,
corsi di formazione professionale per:
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 3 dicembre 2015.
http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/105-casa-circondariale-di-ivrea
Fonte: Associazione Antigone
Esistono delle attività pre-professionali laboratoriali, prettamente artigianali (ceramica, lavorazione artistica del cuoio, arte bianca, meccanica auto e ciclistica, acconciature) ed attività d'informatica di base e multimediale, gestite da Forcoop Agenzia Formativa, capofila dell’ A.T.I (Associazione Temporanea d’Impresa) con le Agenzie E.N.Gi.M. e C.F.P.P. - Casa di Carità.
Contatti
Forcoop Agenzia formativa
Via Gressoney 29 B - 10155 Torino
Tel.: 011.4359325
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data novembre 2015.
Fonte: Associazione Antigone
La normativa nazionale e l’Ordinamento penitenziario prevedono la presenza di un Presidio sanitario in ciascun istituto, in base al numero di detenuti, o alla tipologia della struttura i livelli di assistenza variano:
Se le cure non possono essere prestate dai servizi sanitari degli istituti dove la persona privata della libertà è reclusa, gli stessi devono essere trasferiti in ospedali civili o altri luoghi esterni di cura. Al contempo sono previsti in alcuni centri clinici, reparti specifici per la cura delle malattie infettive.
La compatibilità tra detenzione e stato di salute, può essere un criterio per ottenere la sospensione della pena obbligatoria, nei casi di:
facoltativa quando:
La cura del detenuto tossicodipendente rientra nelle specifiche competenze del Servizio sanitario nazionale e, nella maggior parte degli istituti penitenziari, i Ser.T. assicurano da tempo specifici servizi. Al momento dell’ingresso in carcere l’eventuale segnalazione di dipendenza viene comunicata al Ser.T. E’ prevista in istituto la possibilità di visita da parte di operatori di comunità con cui si è in contatto, previa richiesta al Direttore, specificandone i nominativi.
Riferimenti normativi
Fonte: Ministero della Giustizia; Garante dei detenuti, Comune di Torino
Tra le attività svolte da medici incaricati sono compresi, tra gli altri, i seguenti servizi:
Presso la casa circondariale di Torino è attivo un servizio infermieristico, in cui operano infermieri professionali dell'Amministrazione e di infermieri professionali convenzionati.
Fonte: Casa circondariale di Torino
Viene garantita la continuità assistenziale con la presenza di personale medico che riescono a coprire le 24 ore. Il personale infermieristico è presente dalle 8.00 alle 20.00.
Gli specialisti presenti sono: Infettivologo, chirurgo, dentista, psichiatra. L’istituto è dotato di uno studio attrezzato per cure odontoiatriche e di una saletta chirurgica per piccoli interventi. Vi sono a disposizione in istituto 2 defibrillatori e 1 strumento per ECG.
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 3 dicembre 2015.
http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/105-casa-circondariale-di-ivrea
Fonte: Associazione Antigone
Tutte le altre visite specialistiche si svolgono all'esterno (soprattutto in caso dei frequenti traumi).
La visita di primo ingresso si svolge generalmente entro 24 ore per verificare l'eventualità di terapie in corso e garantire la continuità. Su proposta vengono effettuati esame delle urine e test TBC, epatite, HIV.
Se durante la visita emergono problematiche borderline viene chiamato lo psichiatra.
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data novembre 2015.
http://www.ragazzidentro.it/istituto/torino/
Fonte: Associazione Antigone
Prima che inizino le attività ricreative e scolastiche viene eseguita la “conta” delle persone recluse, cui segue la battitura delle sbarre ad opera degli agenti, quindi l’agente di sezione ritira le domandine e registra eventuali esigenze personali.
Le ore che i detenuti trascorrono in cella sono mediamente 20. In linea di massima al mattimo è possibile fruire di un'ora d'aria dalle 9,00 alle 11,00. Nello stesso arco temporale ci si può recare nelle sale comuni per frequentare le attività scolastiche o lavorative. E' inoltre possibile fruire dei colloqui con i famigliari o con l'avvocato negli spazi a questo adibiti.
Il pranzo, coincide con il rientro di tutti i reclusi, che lo consumano nelle rispettive celle.
Più tardi, intorno alle 13,00, i detenuti hanno la possibilità di lasciare le celle per recarsi al passeggio o per seguire le attività pomeridiane. Coloro che hanno la possibilità di seguire attività di studio o lavorative devono rientrare in cella alle 16,00, orario in cui, in linea di massima, tutte le attività si concludono.
In alcuni Istituti sono consentite ulteriori possibilità di accesso a sale comuni dove svolgere attività sociali o ricreative. Infine in alcuni casi è autorizzato l'uso del computer.
Fonte: Ministero della Giustizia
Riguardo agli orari che scandiscono la vita del detenuto, gli stessi variano a seconda della sezione e delle attività che vengono svolte. In linea di massima, le celle sono chiuse, con alcune eccezioni: sezione Arcobaleno, la palazzina ICAM (che ospita le madri in custodia attenuata con i bambini da 3 a 6 anni), il polo universitario, la sezione dei collaboratori di giustizia, la sezione Prometeo (in cui insieme a persone sieropositive sono ristretti anche altri detenuti), la sezione penale, in cui generalmente le celle sono aperte dalle 7.00 alle 21.00. A tutti i detenuti sono consentite due ore d’aria al mattino e due al pomeriggio, mentre dopo le 18.00 è possibile un’ora di socialità (anche riguardo alle ore d’aria e socialità, molto dipende dalle sezioni).
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane. Visita effettuata in data 21 novembre 2013.
http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/184-casa-circondariale-di-torino
Fonte: Associazione Antigone
La sorveglianza dinamica viene attuata nell’istituto esclusivamente attraverso l’apertura delle celle per 8 ore al giorno in tutte le sezioni tranne i “Nuovi Giunti” e l’isolamento. A causa della mancanza di spazi comuni, molto spesso non viene svolta alcuna attività e la sorveglianza dinamica si traduce nella mera apertura delle celle e possibilità di trascorrere le 8 ore all’interno della sezione.ÂÂ Le celle sono chiuse in una delle due sezioni riservate ai Nuovi Giunti, dove i detenuti dovrebbero restare al massimo un mese ma viene segnalato che spesso vi restano molto di più. Nel resto dell’istituto sono aperte per 8 ore al giorno. Le ore trascorse al di fuori della sezione detentiva sono piuttosto ridotte pressoché ovunque anche in ragione della mancanza di spazi destinati alle attività in comune. In ogni sezione è presente una piccola sala socialità.
Gli orari di accesso alle docce sono il mattino o pomeriggio (in coincidenza con le ore d’aria). Per le sezioni dimittendi e primo livello vige il regime a celle aperte.
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell’associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell’Osservatorio nazionale sull’esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell’associazione effettuata in data 3 dicembre 2015.
http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/105-casa-circondariale-di-ivrea
Fonte: Associazione Antigone
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data novembre 2015.
http://www.ragazzidentro.it/istituto/torino/
Fonte: Associazione Antigone
Il trattamento rieducativo qualora i condannati o internati osservino le norme che regolano la vita dell’istituto, le disposizioni impartite dal personale e seguendo un comportamento rispettoso nei confronti di tutti, prevedono la possibilità per le persone private della libertà di ottenere benefici premiali:
Settore direttivo, così composto:
Area trattamento penitenziario
Polizia penitenziaria
La sicurezza fa capo alla polizia penitenziaria, di cui fanno parte, tra gli altri, il comandante, gli agenti di custodia addetti alla sorveglianza, i capiposto, corpo di polizia posto alle dipendenze del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. La Polizia Penitenziaria garantisce la sicurezza e le condizioni di legalità all'interno degli istituti penitenziari e collabora alle attività di reinserimento sociale delle persone condannate
Fonte: Casa circondariale di Torino
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.
Fonte: Associazione Antigone
Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.
Fonte: Associazione Antigone